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Channel: Daniele Giussani - Le Avventure di un Giocatore di Poker su Pokerlistings
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Quella Brutta Bestia della Varianza...1

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Se vi rivolgete ad un professore di matematica o di statistica e gli chiedete di spiegarvi cortesemente cosa è la varianza, risponderà più o meno così: indice basato sullo scostamento dalla media aritmetica.

Più precisamente un indice di dispersione utilizzato per descrivere in maniera sintetica una distribuzione statistica quantitativa, ossia la misura con la quale i suoi valori sono distanti da un numero centrale.

Graficamente possiamo considerarla come un intervallo AB che va da 0 ad 1. La varianza risulta nulla se X assume probabilità uno in corrispondenza ad un solo valore; ciò significa che l'evento da noi atteso sarà certamente riscontrato; siamo sicuri al 100% che il nostro evento accada.

Assume probabilità zero nella situazione opposta, nel caso in cui l'evento atteso non si materializzi con certezza.

Ogni situazione all'interno di questo intervallo misura percentualmente la probabilità di realizzo del nostro evento.

Queste parole possono sembrare distanti anni luce dal concetto di varianza utilizzato nel nostro linguaggio pokeristico.

Nell'ambiente del poker il concetto di varianza assume i connotati più strani.

Per i novizi e i praticanti saltuari la varianza tende ad assumere una forma di complotto contro i giocatori stessi. Le PR truccate spillano loro denaro ma nonostante la cosa li turbi nel profondo, continuano imperterriti a donare ingenti somme di liquidità.
Fantascienza.

I giocatori più esperti considerano la varianza come un qualcosa di negativo da associare a termini quali sfortuna, bad run o rush negativi. Saper gestire questi momenti è fondamentale per un giocatore di poker, uscire dal tunnel della varianza con meno danni possibili sul nostro bankroll è la speranza di ogni singola persona. Perché tutti finiamo sotto le sue grinfie, non c'è scampo.

Coscienziosi. I gambler non conoscono questo termine. Multitablano senza sosta ed hanno lo schermo che trabocca di tornei. Sono impegnati ad aprire tavoli su tavoli e non hanno tempo di pensare alla varianza. Che naturalmente nulla può di fronte a cotanta bravura.

E si allontana quatta quatta dalle loro grinfie. Eroi. Poi ci sono io; ho provato a leggere tra le righe delle definizioni lette sopra e ne ho tratto qualcosa di veramente interessante.
Manicomio.

--Continua--



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