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Channel: Daniele Giussani - Le Avventure di un Giocatore di Poker su Pokerlistings
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Maledetto Cooler!

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Sempre più  spesso sento dire che ci sono mani che sono irrimediabili, situazioni nelle quali la soglia del non ritorno viene valicata senza batter ciglia, proprio perché le carte che stiamo giocando non ci permettono di foldare.

Sinceramente sono molto restio a questo approccio per così dire "filosofico". Non lo condivido nella vita, figuriamoci nel poker. É una questione di semantica; credo che molti personaggi abusino del cooler. Non è una parolaccia, è solamente una situazione pokeristica dove la distribuzione delle carte ti ha già condannato prima di giocare il colpo: set over set, AA contro KK, situazioni in cui la mancanza di informazioni e la forza della tua mano formano un impasto di parolacce e arrabbiature.

E notate bene, ho detto mancanza di informazioni. Meno se ne hanno più difficile risulta essere la decisione giusta da prendere. Il bravo giocatore però riesce a prendere la saggia decisione senza farsi influenzare dalle holy cards che ha in mano, anche se, unite alle carte comuni, risultano essere un punto devastante.

Con questo colgo l'occasione per raccontarvi una mano a cui ho assistito recentemente; credo sia giusto condividere con voi gli spunti di riflessione che ho matuarto nella mia testa, sperando possano essere utili per migliorare le vostre skill ai tavoli.

Sorvoliamo sull'inutile contorno ed arriviamo al dunque; prime battute del torneo, 20.000 chips lo stack di partenza e blinds 100 - 200. Piatto non rilanciato, quattro giocatori nel colpo, small blind, big blind, un giocatore da middle position e l'hijack (due posizioni prima il bottone). Se non è un family pot, poco ci manca.

Il dealer ha già mostrato il flop e lo ha fatto in maniera molto prepotente, catapultando sul tavolo  tre carte a cuori: un otto, un sei ed un jack. Con quattro giocatori, la mano non può non essere interessante. Il piccolo e grande buio bussano sul tavolo, lasciando la parola al player in middle position (che chiameremo MP) che esce di 600 sul piatto da 800. Una value bet che indica forza e sicurezza, visto che un giocatore deve ancora parlare, ed i due in precedenza possono aver fatto slowplay. Nessuno rilancia, ma stranamente tutti e tre chiamano. Interessante.

Il turn è  un otto di picche, che accoppia il board. Ora, oltre al draw di colore, c'è anche possibilità di un full. La situazione si scalda, diventando rovente con il bet immediato dello small blind a 1.100. Il grande buio fa fold, l'MP chiama, ma l'ultimo a parlare fa 3.100, rilanciando di 2.000 la puntata iniziale.

Ricapitoliamo: tre giocatori nel colpo ed 8.100 le fiches nel piatto. Per chiamare lo small blind deve mettere 2.000 in un piatto di 8.100. Pot odds di 4 - 1. Mette, come mette l'MP al quale il piatto offre odds di 5 - 1. 12.100 nel piatto, con la matematica che cosiglia di fare call; ma...

Ci sono parecchi ma.

Abbandoniamo per un attimo il tavolo ed entriamo nella testa dei giocatori.

L'hijack ha chiamato la puntata al flop, ed al turn ha rilanciato dopo un bet ed un call, con il board accoppiato. Tutto ciò è (o per lo meno sembra) sinonimo di molta forza. Un full qui è molto probabile. Il set del flop ha trovato miglioramento al turn. Per gli altri due player ora non basta la matematica per continuare la mano. La situazione è da analizzare in maniera molto approfondita; un colore è molto probabilmente inutile. Il river aiuterebbe a pescare solo una scala colore. Combinazioni come 57 o 910 a cuori possono ancora salvare il salvabile.

Lo SB ha chiamato mettendo il 25% del piatto, mentre il giocatore in media posizione si è salvato con il 20%. Ipotizzando che uno dei due possa avere un draw straight flush nuts, ha solamente il 4% per legare. Decisamente fuori odds, ma pokeristicamente più corretto che chiamare con colore all'asso. Vi spiego perché; andare a pesca di due out può farti raddoppiare lo stack, in quanto l'avversario, con un full o poker di otto (poco probabile per via del rilancio in quarta strada) metterà sicuramente tutto il restante stack nel piatto.

Se non si lega pazienza, si rimane con 15.000 e spicci ma si è in grado di continuare il torneo da protagonisti (con un fattore M di 50 possiamo ancora cambiare strategia a nostro piacimento).

Mettere 2.000 con colore all'asso non è sbagliato, ma può essere deleterio e rischiare di dilapidare notevolmente il nostro stack. Senza dimenticare che gli avversari sono due (ciò aumenta le probabilità che almeno uno abbia un punto maggiore del nostro) e non abbiamo posizione sull'original raiser. Puntare e continuare a giocare significa non credere alla forza del nostro\i avversario\i, e quindi per coerenza dovremo chiamare anche l'eventuale value bet dell'oppo; visto che il piatto raccoglie 12.000 pezzi, rischiamo di perdere ancora tra gli 8-10mila e rimanere con circa 8.000.

Invece del call preferirei un ulteriore reraise a 7.000 ancora in quarta strada. In questo modo possiamo far uscire definitivamente allo scoperto l'avversario. Con full di jack probabilmente finirà ai resti, con poker di otto continuerà a mascherare la mano facendo solo call. Viceversa con un full più basso (tipo 66 o 8J) potremo guadagnare lo showdown gratis al river, se il nostro avversario ha uno stile tight e conservativo. Se abbandoniamo la mano avremo comunque 12.000 chips.

Per la cronaca il river ha visto comparire un 2 di cuori. SB e MP hanno fatto check, l'hijack ha puntato 7.000, facendo foldare il primo ma non il secondo, che ha poi fatto muck alla vista della coppia di sei in mano all'avversario.

Lui ha dichiarato colore all'asso, io ho scosso la testa e mi sono allontanato dal tavolo. Cooler o giocata sbagliata? Sinceramente ho imparato qualcosa, spero possa aver aiutato anche voi. A coloro i quali vedono cooler rispondo semplicemente, "chi è causa del suo mal, pianga se stesso".



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