Quello che all'inizio era solo un rumor, negli ultimi mesi è diventato una voce confermata anche dai diretti interessati: Zynga Poker non solo è interessata a entrare nel mercato del poker online a soldi veri, ma sarebbe pronta a sbarcare con la propria piattaforma già a partire dal 2013.
Molti analisti pensano che, in quel caso, Zynga darebbe del filo da torcere persino a PokerStars, la regina delle poker room nel mondo. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Già, perché un conto è offrire una piattaforma di gioco a soldi veri, e un conto è avere a che fare con denaro reale. Non solo il business è completamente diverso, non solo nel gioco 'for fun' non ci si deve preoccupare di frodi o 'collusion', ma anche lo stesso software è un prodotto totalmente diverso, di cui per il momento Zynga non dispone, anche se Mark Pincus ha fatto sapere di voler comprare una compagnia esistente.
Anche perché, senza un know-how su come gestire il poker online a soldi veri, Zynga comincerebbe praticamente da zero. Acquisendo una piattaforma di gioco già operante nel settore, Zynga si ritroverebbe anche il personale adeguato, con la giusta esperienza. Ma per ora siamo soltanto nel campo delle ipotesi: nessuna offerta concreta è stata davvero presentata. Almeno per quanto ne sappiamo noi.
A parte questo, ci sono anche questioni economiche da non sottovalutare.
L'IPO di Zynga finora è stato uno dei più grossi flop sui mercati azionari: il valore delle sue azioni, a oggi, si aggira attorno al 40% in meno rispetto al prezzo fissato inizialmente dall'IPO. Non bisogna essere Gordon Gekko per capire che cifre come queste non fanno certo la felicità degli investitori.
Perciò la domanda da porsi onestamente è questa: Zynga sta cercando davvero di entrare nel mondo del gioco a soldi veri, perché pensa di poter diventare una potenza mondiale come l'MGM o il Caesar's, oppure sta semplicemente raccontando ciò che gli investitori vogliono sentirsi dire, perché il personale sta cominciando a temere per il posto di lavoro?
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