Inizia l'avventura nei libri del poker; da oggi e per i successivi tre post scopriremo i segreti per cimentarsi con profitto positivo nei sit 'n go.
La maggior parte dei neofiti del poker cominciano a giocare per avere da subito un gruzzoletto da mettere nella tasca, un profitto veloce che porta nel dimenticatoio studio e disciplina, rimanendo con solo qualche mano da raccontare.
Il matematico Collin Moshman, con il suo libro, ci permette di usufruire dei suoi studi e grazie a nozioni come profitto, ritorno degli investimenti, equità e valore atteso fa si che le nostre tasche vengano riempite nel lungo periodo.
La diffusione sempre maggiore di questa tipologia di torneo è dovuta proprio al fatto che, seguire le strategie per generare un profitto (più o meno) costante grazie ad un approccio linearmente comprensibile, è paurosamente efficiente.
Per ora limitiamoci ad approfondire i concetti generali dei sit 'n go, ed arrivare nei successivi post a stilare una completa strategia che ci farà risultare vincenti nelle varie fasi del torneo in questione.
Esaminiamo con cura l'aspetto matematico-economico del poker, in quanto prima di essere dei buoni giocatori dobbiamo saper gestire in maniera impeccabile il nostro fondo cassa (depositandone uno ed evitare di ricaricare assiduamente) per venire incontro alle fluttuazioni naturali di breve corso, caratteristica inalienabile che si verifica nello svolgimento delle nostre sessioni, anche quelle in cui sappiamo dimostrare di giocare un ottimo poker.
L'autore dedica una parte intera del libro alla carriera nei SNG trattando questioni come la grandezza del bankroll per evitare il fallimento, osservando accuratamente i criteri di gestione (vantaggio\svantaggio del rake, scelta buy-in) quando e dove giocare (orario e scelta dei tavoli). Non manca il paragrafo dedicato alla psicologia, dove Moshman ci parla dei processi decisionali e di come avvantaggiarsene (pensare sempre alla prossima mossa).
Degna di nota la parte finale e gli appendici; statistiche e probabilità, esempi dettagliati su come giocare la fase della bolla, fanno da cornice a delle tavole elaborate al minimo dettaglio su quando spingere in all in e sulla probabilità di realizzo progetti: un lavoro certosino determinato attraverso l'esperienza di gioco, assunzioni ragionevoli ed i numeri di Sklansky-Chubukov. In funzione del vostro stack e della posizione al tavolo saprete se spingere o foldare.
Il mio consiglio è di memorizzarle per avere un vantaggio sostanziale sui vostri avversari.
Se l'antipasto non vi ha annoiato, già dal prossimo post entreremo nei dettagli della strategia di gioco, esaminando con cura la fase dei low-blind, ossia quando i bui sono bassi e bisogna rimanere lontano dai guai.
Solo dai guai
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