Vado un po' a ritroso e spendo qualche altra parola sulle strategie e le tattiche di Moshman sulla gestione dei Sit and Go
Il libro mi è servito. Eccome. Ho notato (e sperimentato) fin da subito dei miglioramenti al gioco e devo dire che anche al tavolo ho raggiunto una discreta sicurezza.
Ero un pochino scettico riguardo la strategia short stack di Moshman ma una volta applicata ho dovuto ricredermi. Se ci fermiamo a riflettere un attimo non è poi cosi difficile capire il perché; pushare i resti con 72 off sembra una cosa assurda ma a livello matematico otteniamo quella percentuale maggiore in caso venissimo chiamati dal player con uno stack superiore intento ad eliminarci. Spesso chiamerà con un range di mani da KJ ad AK ,ed un all in con A2 o K4 ci fa partire molto dietro in percentuale.
É preferibile quindi mandare i resti con mani "discutibili" piuttosto che farlo quando ci troviamo con Ax-Kx basso in mano.
Sottolineatelo con il pennarello rosso: questi show down pazzeschi potrebbero risultare profittevoli per le vostre tasche.
Per il resto nulla da obiettare. Una bibbia per i sit and go. Imparerete molto dagli esempi che si illustrano nel libro, molto esaurienti. Ricordatevi le tabelle finali. Stampatele, memorizzatele, tenete il libro aperto mentre giocate. L'importante è sfruttarle al 100%.
Adattate il vostro bankroll in base al tipo di SNG che intendete giocare. Se turbo cercate di avere almeno 90 buy in (qui la fortuna incide in maniera maggiore ed è il caso di "tutelare" il nostro fondo cassa per evitare di finire "rotti" e dover ricaricare il conto); nei normal va bene anche intorno ai 50. Sono monotono, lo capisco ma non smetterò mai di ricordarvi l'importanza del bankroll.
Se posso darvi un consiglio, forse è il caso di smussare un pochino il livello di aggressività in base al buy in del torneo che intendete giocare. Nei tornei ad ingressi bassi cercate di essere più tight del solito; i maniac proliferano e le loro giocate "fuori odds" possono mettervi in difficoltà. Limpate coppie (basse e medie naturalmente) dalle prime posizioni se i bui sono bassi
L'esperienza farà il resto. Giocando tante partite accumulerete informazioni preziose ed imparerete ad allargare i vostri orizzonti. Amo il texas hold'em per il suo essere variegato e senza un vero comandamento.
Date sfogo alla vostra fantasia per essere in grado di adattarvi ad ogni situazione. Sfruttando ciò diventerete dei giocatori esperti. Forse è proprio questo il trucco. Una volta assimilate "le regole del manuale" si giunge ad un livello teorico di gioco che vi accomuna con gli altri giocatori. Per diventare dei completi giocatori non credo che basti sapere cosa fare in una determinata situazione, se rilanciare o no con due dame, chiamare o no un allin con la speranza di non essere dominati.
Mutare pelle di mano in mano è una caratteristica del player completo, giocare un colpo esaminandolo da ogni punto di vista; spirito di osservazione, avversario, carte, controllo, percentuali, freddezza. In quei momenti spesso, presi dall'euforia delle belle carte non analizziamo ogni angolo della situazione e ci lasciamo trasportare dall' entusiasmo. Siamo out dal torneo e invece di assumerci le responsabilità sui nostri errori diamo la colpa alla fortuna dell'avversario.
Saper foldare una buona mano è molto difficile, ma diviene necessario per sopravvivere in un torneo di poker.
Per chiudere, come scritto nel post precedente, considerate le bad run come parte integrante del gioco. Eviterete di farvi venire l'acidità di stomaco e continuerete a giocare un buon poker ve lo assicuro. Sarà profittevole sotto ogni punto di vista.
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