Eccomi di nuovo blogger dopo qualche giorno di vacanza in compagnia della mia dolce metà. Avevo bisogno di staccare un po' la spina con le carte dopo aver subito per quindici giorni una bad run con i contro fiocchi.
Saper gestire questi momenti è molto importante per chi gioca a poker con costanza. Ho letto di tutto sulle bad run nei vari siti sparsi nella rete: meditazione guidata, tecniche zen, cessazione dell'attività di grinder. Provate, se credete validi questi metodi.
Il mio consiglio è molto semplice; munitevi di carta e penna ed analizzate il vostro gioco durante queste sessioni negative. Cercate di capire se le inaspettate bad beat vi inducono a fare giocate sbagliate.
L'ho fatto in maniera scrupolosa, annotando su un block notes un buon 90% delle mani, ricavando dei dati molto interessanti.
Il mio credo pokeristico sulle bad run era "non ti curar di loro, ma continua imperterrito a grindare". Continuavo a giocare sapendo che prima o poi il mio grafico sarebbe tornato a salire verso picchi più alti. Così era sempre stato; così doveva continuare ad essere. Cinque giorni, dieci...quindici. La varianza negativa non cessava di venir meno.
Beh, mi sono dovuto ricredere, perché dopo l'ennesimo colpo in vantaggio 80\20 la mia soglia di pazienza è divenuta satura; e, ahimè, ho tiltato! Cominciando a fare call allegri ubriaco di rabbia.
Ed ho capito che era giusto fermarsi, perché perdere denaro quando si sta giocando bene è sinonimo di varianza negativa, ma regalarlo perché abbiamo fuso non ha molto senso.
Ogni rounder ha una "soglia di dolore" per le bad beat. Bisogna saper gestire quella sottile linea tra buono e cattivo gioco.
Ergo, sappiate essere "completi" anche in questo. Come vi adeguate al vostro avversario o al tavolo in generale, sappiate mutarvi anche di fronte alle bad run. Studiatevi in quei momenti, prendete note, cercate di capire se siete in "tilt mode" o se state, nonostante la sfortuna, ancora giocando alla grande. Non smettete solo se siete arrabbiati che i vostri assi sono stati crakkati da una misera coppia di quattro. Se riuscite a tenere a bada il tilt, allora continuate a giocare, consci del fatto che è solo questione di tempo e che fa parte del poker (ficcatevelo bene in testa). Staccatevi dal monitor in caso contrario, vi ripeto che regalare soldi non ha molto senso. Pagherete salato il conto sul vostro bankroll.
Io comunque sfido qualsiasi giocatore a non "affumicarsi" di fronte a cotanta sfiga e prendersi il dovuto relax per rinfrescare i bollenti spiriti.
E se poi il tilt vi fa un baffo, buon per voi. Nonostante la mia infinita pazienza ho scoperto che una sessione lunghissima di bad run può non farti dormire la notte.
Sono passati più di dieci giorni ormai, ma penso e ripenso ancora a quella mano assurda. Da li ho smesso, e sono pronto a ricominciare più determinato di prima. Spero che il mare mi abbia ridato quella tranquillità necessaria nel caso dovessi riprendere da dove ho smesso; ma stavolta senza tilt.
La voglia di poker è tanta, la passione non smette neanche di fronte alla sfortuna.
Anche se il tavolo verde era lontano, in spiaggia (con paletta e secchiello) il libro di poker non è mancato (quello di Negreanu in collaborazione con altri pro; molto interessante la sezione di Eric Lindgren sull'online). A dir la verità ho cercato anche qualche localino, ma nisba.
Ma non ditelo alla mia donna, potrebbe arrabbiarsi di brutto.
PS: a dir la verità un pochino ho giocato; sulla nave al ritorno dalla vacanza, con il gioco sul cellulare. Ho vinto senza problemi un torneino six-handed; in heads up contro Maria è stata una passeggiata!
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